Per un’altra interpretazione dell’infinito leopardiano

Nel saggio “L’infinito terreno“, Guido Guglielmini si propone di far dialogare la poesia e il pensiero filosofico leopardiano, ponendolo anche in relazione con la temperie romantica contemporanea al Recanatese, una delle cui cifre è proprio il sodalizio poesia-filosofia.

Nel passo proposto, l’autore si concentra in particolare sul verso conclusivo dell’Idillio “L’infinito“: il naufragio nell’infinito provoca un dissolversi dell’io, placa il desiderio, la fonte di tormento per l’uomo. L’infinito in cui l’io naufraga è infatti il nulla.

whatsapp-image-2020-12-01-at-09.10.30-1

E dunque si giunge alla conclusione, incisiva:

WhatsApp Image 2020-12-01 at 09.27.52

G. Guglielmi, L’infinito terreno. Saggio su Leopardi, Manni, 2000, pp. 61-63.

Follow Ápeiron on Instagram:

4 pensieri su “Per un’altra interpretazione dell’infinito leopardiano

    • Infinityapeiron ha detto:
      Avatar di Infinityapeiron

      Buonasera, le fornisco subito l’indicazione bibliografica del saggio: “L’infinito terreno. Saggio su Leopardi”, G. Guglielmi, Manni, 2000. Il prima possibile mi procurerò una copia del libro per poterle indicare anche le pagine, dal momento che l’articolo che ho scritto è nato da una lettura in biblioteca di qualche tempo fa. La ringrazio per la pazienza e resto a sua disposizione.

      "Mi piace"

    • Infinityapeiron ha detto:
      Avatar di Infinityapeiron

      Buon pomeriggio, ho recuperato anche le pagine! Troverà il passo citato alle pp. 61-63 del saggio (“L’infinito terreno. Saggio su Leopardi”, G. Guglielmi, Manni, 2000). Spero di esserle stata utile, per qualsiasi altra richiesta o curiosità sono a disposizione.
      Allegra

      Piace a 1 persona

Scrivi una risposta a Maddalena Cancella risposta